EXHIBITION PAINTING 2018

DOMUS ART

Die Werke von Massimo Zonari entspringen aus einer nie zu versiegbar scheinenden Quelle. Seine Bilder drücken gleichermaßen sowohl eine Leichtigkeit als auch eine gewisse Tiefgründigkeit aus. 
Maria Gwosdz, Galeristin domusART, Artà/ Mallorca

ISLANDARTE

ISLANDARTE una Bienal mediterránea

Massimo Zonari

Biografia

Per descrivere la pittura di Massimo Zonari è stato usato più volte il termine “viscerale”: definizione decisamente appropriata perchè riferita ad un artista per il quale – come lui stesso ha scritto in una sua opera -“il pennello è come un prolungamento delle mani, delle mie emozioni, del mio stomaco”.

La sua provenienza dalla grafica si declina in un segno aperto, sinuoso, istintivo, eppure bilanciato, “acceso” dal fuoco del colore. Il cromatismo forte, sfrenato, a volte quasi violento e a volte intervallato da momenti di maggior respiro giocati su toni più delicati trae origine non solo e non tanto da una precisa e meditata scelta stilistica quanto da un’urgenza vitale che niente ha di intellettualistico o di scolastico.

Oltre la potenza dell’espressione va intravista insomma un’autentica potenza della percezione. Nella pittura di Massimo Zonari il tormento, l’inquietudine come in filigrana percorrono anche le rappresentazioni più apparentemente solari. C’è sempre un momento in cui il colore si fa più violento, la pennellate più nervosa; in cui una bruciante e sincera vitalità rompe ogni pur fragile schema concettuale per risolversi in un viaggio dentro la parte più recondita di sè, alla fonte delle pulsioni e delle emozioni, faccia a faccia con i propri fantasmi e le proprie ossessioni.

E a proposito di temi ricorrenti, il corpo femminile è davvero uno dei motivi-cardine dell’opera di Zonari, oltre che quello da cui trae origine “Fiore di cristallo”, qui accostato al suo segno allegorico, il fiore, in un gioco di sovrapposizioni che ne nasconde e ne esalta la presenza. Ed è sempre un corpo sensuale, acefalo, scomposto, dissolto nella somma inesatta delle sue parti, talvolta riconoscibile solo nella curva di una schiena, nella rotondità di un seno o nell’ombra di un profilo. La tensione psicologica da cui tutto questo scaturisce è il carburante che alimenta, inesauribile, la creatività di Massimo Zonari e la sua arte non mediata da sovrastrutture intellettualistiche nè definibile in base a categorie d’accademia.

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